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IL TERRITORIO
Il percorso si snoda su sentieri e strade sterrate nelle province di Vercelli, Biella e Torino. Partendo da Santhià si toccano i comuni di Cavaglià, Roppolo, Viverone, Alice Castello, Borgo d’Ale, Cossano Canavese, Maglione, Borgomasino, Moncrivello, Vestignè e Caravino dove si trova il Castello di Masino.

Info su Masino
Il Cammino inizia dalla pianura per poi salire tra i boschi delle colline moreniche, con lunghi tratti pianeggianti. I sentieri sono ben tenuti e percorribili in ogni stagione, i pochi tratti di asfalto sono su strade secondarie a scarso traffico .
lungo lago a Viverone

vista lago dalla collina

Il percorso passa lungo le sponde dei laghi di Viverone, di Maglione e di Moncrivello e fiancheggia il naviglio di Ivrea che scorre a fianco della Dora Baltea.
Si può sostare nella grande radura del Santuario della Madonna della Cella e, seguendo la Via Crucis, arrivare al Santuario della Madonna di Miralta, posto in cima alla collina .
Poco distante, sul versante opposto, si trova a dominare l'incantevole paesaggio sottostante, l'antica chiesetta di San Martino da dove si gode di uno splendido panorama sulle colline astigiane, la basilica di Superga e in lontananza il maestoso Monviso.
Santuario S.Maria della cella

Chiesa di S.Martino

Ad Alice Castello, Moncrivello e Borgomasino, sono in parte visitabili i castelli di epoca risorgimentale
Alice Castello, il ricetto

La "PERA CONCA" altare druidico/celtico
Sulla collina di Cossano Canavese, si può sostare alla "Pera conca" un altare cerimoniale di origine celtica. Su queste morene si trovano grandi massi erratici, che il ghiacciaio ha trasportato.
Maglione, "città d'arte", è un paesino sulla collina della Valsorda, ha tra le sue vie più di cento opere di artisti italiani, poco prima della piazza è visitabile l'antica ghiacciaia di fine '800
e passando a lato della chiesa si può salire
al belvedere con grande vista sul Monviso.
Storia della "Pera conca"

I murales di Maglione

Dalla collina il castello di Masino sullo sfondo

Il cammino continua scendendo in pianura e segue il corso del Naviglio d'Ivrea fino a Vestignè. Poco oltre si sale sulla notevolissima strada delle 22 curve che serviva ai Conti per scendere agevolmente in carrozza fino alla pianura. Al termine della salita si arriva al Castello dal lato nord-ovest, si passa sotto l'arco e si giunge all'entrata principale orientata a sud.
Lungo il Naviglio


Arrivo al castello da nord/ovest

Nota: Arrivando al Castello, poco prima di passare sotto l'arco, c'è a destra un sentiero in discesa che porta alla "Pera-pendula", un grande masso erratico che il tempo ha modellato a formare quasi una testa leonina, un profilo che si nota solo dal sentiero, venti metri prima. Una leggenda locale racconta che alla base di questo enorme masso una cicogna portasse i nuovi nati per le madri di Vestignè.
PERCORSO ALTERNATIVO per salire da Vestignè al Castello:
alla destra del grande campanile di Vestignè un sentiero ripido e scosceso porta al castello abbreviando di molto il percorso. Tuttavia è un percorso che non consigliamo a causa della invadente vegetazione e del fondo sconnesso.
La "Pera pendula"

Vista di Masino dall'alto, il Labirinto è in alto a sinistra

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